"… con destinazione: andar via"

Domani si parte per le vacanze, otto giorni in Liguria e forse prima della fine di agosto ci scappa pure Venezia. Quasi non ci credo, questo è stato un anno che… beh, io e il Socio potremmo fare a gara su chi ha più bisogno di vacanze…
Stacco la spina, respiro aria di mare, che per una napoletana in esilio non è mai abbastanza, e metto in ordine le idee, quelle scrittorie si intende, fantasticando su un improbabile futuro in cui sarò talmente “sazia” dello scrivere come lavoro che in vacanza non vorrò vedere nemmeno la biro usata per fare i cruciverba sotto l'ombrellone… scherzi a parte, l'idea è divertirmi e dedicare tempo al Socio, che se lo merita, ma non diciamogli che la prima cosa che ho messo in valigia è stato il block-notes blu, quello degli appunti sulla Creatura… ehm ehm… (come se lui non lo immaginasse da solo, poi!).
“Avevo una storia da scrivere ed era l'unica cosa che mi aveva aiutato a non impazzire”, lo dice Alex nel prima capitolo del secondo racconto… lo diceva, perché quel capitolo lo sto scrivendo, cancellando e riscrivendo da giorni, e adesso c'è di nuovo il foglio bianco lì dove dovrebbero esserci quattro pagine di interazione più o meno sociale tra lei e il Coprotagonista2. Sì, in effetti la frase suona un po' stucchevole, anche perché era molto self-insertion come nelle peggiori fanfiction, ma è meravigliosamente vera, sia per Alex che per me.
Sono in fase “odio quel romanzo” attualmente, sappiatelo (e come potrei non esserlo visto che devo rimettere mano a quell'irrecuperabile secondo racconto?), però pur odiandolo non posso fare a meno di pensare che, tra tutte le idee che mi tengono sveglia di notte, quella storia sia l'unica per cui ne vale la pena. Quindi rifletterò in questi otto giorni, berrò pinte di birra in un adorabile Irish-Pub vicino al nostro albergo, combatterò contro l'abbronzzatura, la pressione bassa, l'idea di me stessa in costume, finirò di leggere Il trono di spade, prenderò in giro il Socio per i crucintarsi che non gli riusciranno… prenderò appunti e mi farò un bel volo di fantasia verso la Scozia. E sono certa che quando tornerò vorrò un po' più bene a quello sgorbio.

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