Bacchettonaggini

Tempi duri… non si capisce bene dov'è che stia l'anticonformismo, però c'è tanta gente che sembra sapere esattamente come si fa ad essere bacchettoni. Oggi mi sento molto bacchettona anche io… poi non so se tanta gente certificherebbe la cosa però assecondatemi.
Due cose, nemmeno troppo originali, però ci pensavo mentre si cuoceva la pasta e quei dieci minuti di cottura dei rigatoni mi erano abbastanza difficili da sopportare pensando alla catasta di roba che avevo da fare dopo pranzo.
Due cose, dicevo.
Prima cosa: ho guardato The Vampire Diaries, il telefilm. Avevo bisogno di distrarmi, siate comprensivi.
Ora, non mi metterò a discutere di quanto abbia rotto le scatole la moda dei vampiri teenager figaccioni che si innamorano dell'umana Mary-Sue di turno (e in questo telefilm la protagonista è così marysuesca che fa rimpiangere la demenza pseudo fascinosa di Bella Swann), di come certe storie sappiano tutte di già visto, eccetera… no, alla fin fine sono storie, se uno ha voglia o interesse a farsele raccontare va bene così. Il punto è un altro. Quello che mi ha veramente infastidito è il modo in cui vengono rappresentati i famigerati GGGGIOHVANI e, più in generale, quella che dovrebbe essere la normalità. Già è abbastanza irritante il fatto che, dato che tutto si svolge tra liceali (mortali o immortali che siano), gli attori siano tutti palesemente più grandi dei personaggi che interpretano… ma facciamo finta che lo abbiano fatto perché avere un cast con troppi minorenni diventava ingestibile e sorvoliamo sulla cosa. Ma voglio dire… ma 'sti qui li hanno mai visti dei liceali? Sono mai stati in una scuola? Ora, il mio liceo era sito in una zona un po' particolare e certi elementi e certe situazioni facevano parte del folklore locale, quindi magari la mia esperienza non fa testa, però… in quel telefilm sono tutti bellissimi, carinissimi, evidentemente anche ricchissimi… silenziosissimi e ignorantissimi. Oh, ci fosse una scena in cui un professore fa una domanda e qualcuno di loro sappia rispondere! Ci fosse una volta che uno qualsiasi di loro viene mostrato mentre fa i compiti! Ci fosse una volta che la protagonista non si ritrovi a scappare da qualche tizio malintenzionato (perché ovviamente la trama prevede che tutto il cosmo congiuri contro di lei anche senza un motivo valido) senza tacchi alti e jeans aderentissimi e capelli perfettamente lisci e pettinati! Ci fosse una volta che una delle ragazze si svegli senza già eyeliner e mascara perfetti! Ci fosse una camera in disordine! Ci fosse un po' di sana e normale umanità!
Non sto dicendo niente di nuovo, lo so. Ma sarà che è il nervosismo per gli esami che mi rende più irritabile e, onestamente, capisco che l'intrattenimento, soprattutto quello riservato ai più giovani punti sulla “bellezza” a oltranza, magari ha anche un suo perché… però perché tutto deve sembrare una pubblicità della Barilla?! (poi il discorso si potrebbe ampliare ai danni che riescono a fare i modelli e gli steriotipi irraggiungibili, ma non è questo che volevo dire… no, la bacchettona che è in me non arriva fino a questo punto… voglio solo dire che a volte l'artificiosità di certi modi di rappresentare è talmente ostentate e surreale che io, come spettatrice, mi sento abbastanza presa per i fondelli).
Seconda cosa. Quando ho provato a parlarne con altri esseri umani mi hanno guardato come una marziana, comunque sia… mentre mangiavo la famosa pasta di cui sopra, alla radio è passata la pubblicità del tour dei ragazzini di Io canto, la trasmissione di Gerry Scotti con la gara canora tra marmocchi. Sappiate che sono molto incazzosa ultimamente, quindi non stupitevi se il mio modo di parlare suona un po' sgradevole… ma io quelli a che si esaltano per quelle trasmissioni (miei familiari compresi) allungherei un po' di lassativo nel latte mattutino almeno una volta al mese per una decina di anni, così giusto per dispetto, perché mi infastidisce la sola idea che si trovi bello far fare certe cose a dei bambini… ora, lo so che non è “sfruttamento minorile”, che i marmocchi sono lì per loro scelta (o per ammirevole scelta degli ammirevoli genitori), che ne ricavano un profitto e che non c'è niente di male o di illegale finché mamma e papà firmano la liberatoria… che non sono i bambini soldati del Congo e i ragazzini delle fabbriche asiatiche, insomma. Lo so. Infatti non ne faccio una questione morale o etica… ne faccio una questione di buon senso, e perché no, anche di buon gusto.    
Sì, ok… torno a studiare, che è meglio…